MARGHERITA DI SAVOIA | Si lavora per liberare gli arenili dall'acqua E' ormai un disastro totale sugli arenili che vanno dalla foce del fiume Ofanto fino ad oltre il villaggio Ippocampo (in agro del Comune di Zapponata), dopo le torrenziali piogge e mareggiate dei giorni di lunedì e martedì scorsi. I danni, dopo una prima sommaria stima, ammonterebbero, per gli agricoltori dei due Comuni rivieraschi, ad oltre quattro milioni di euro, considerato che le acque stagnanti, scese dal cielo e quelle provenienti dal mare Adriatico, hanno definitivamente distrutto le colture pregiate delle patate novelle e delle carote pronte alla raccolta e conpromessa definitivamente la prossima stagione colturale delle cipolle, perché i semenzai (le tradizionali "rasole") sono, da oltre una settimana, sommerse dalle pericolose e disastrose acque stagnanti. Sia l'amministrazione comunale dei Margherita di Savoia che quella del vicino Comune di Zapponeta, dopo essere intervenuti, per quello che era nelle loro possibilità finanziarie, in soccorso della penalizzata categoria arenaiola, con l'apertura di canali di scolo delle acque, hanno inviato telegrammi agli organi istituzionali competenti (Prefettura, Regione Puglia, Amministrazioni Provinciali, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Protezione Civile e Consorzio di Bonifica di Capitanata), chiedendo, agli stessi, ognuno per la propria competenza, l'attivazione urgente delle procedure per gli accertamenti dei danni subiti dagli arenaioli dei loro Comuni, a causa degli eccezionali eventi atmosferici e scongiurare irreparabili danni sia a cose che a persone. In particolare, la civica amministrazione salinara ha sollecitato un urgente intervento per arginare i gravissimi danni, prodotti dal maltempo, che hanno messo in serio pericolo la sicurezza stradale e relativa viabilità lungo la ex strada statale 159, anch'essa invasa dalle acque stagnanti e fanghiglia.